Ecco.
Uno legge, e si domanda: e cosa cavolo sarebbe l’ Aspiriver? Sarebbe l’Aspirina per caregiver: una piccola metafora per spiegare un atteggiamento che noi tutti conosciamo molto bene. Sperare in un aiuto che ricevi e , oplà, tipo farmaco miracoloso, inizia a farti stare meglio. Spiacenti: questa pillola prodigiosa, non esiste. Né esistono altri tipi di sostegno ad effetto immediato, a pronta resa. Questo, per un motivo assai semplice e intuitivo: il malessere ,o i problemi ,del caregiver, sono il risultato non di una causa, ma di una situazione. E la situazione si origina nel tempo, in uno spazio, in relazioni, in un contesto. Se si vuole cercare di avere dei miglioramenti, occorre andare a lavorare sulle situazioni dei caregiver. Che sono situazioni, a loro volta, complesse. Intrecciate con altre, impastate con quella della persona assistita, delle altre persone della famiglia, degli altri parenti, degli amici, dei colleghi, e via allargando. Se la situazione, concreta e di stati d’animo, si è lentamente prodotta nel tempo, servirà del tempo per andare a modificarla. Un tempo necessario a chiarire i problemi, a scoprirne le ragioni, a individuare le esigenze, a scovare i bisogni che ci stanno sotto, a capire in che modo un cambiamento - in uno qualunque di questi elementi - va a mettere in movimento tutto il resto. Morale: aiutarsi richiede tempo. Noi di GILO CARE ONLUS, il nostro te lo diamo. A noi di te importa. E a te?
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